Investire in Cina: istruzioni per l’uso

30 Mar 2016


Con un PIL che cresce al 10% annuo, mentre le altre economie di paesi avanzati si attestano al 2,4%, la Cina non è più soltanto una nazione di produzione ed esportazione, ma svolge un potente richiamo all’investimento verso migliaia di imprese sparse in tutto il mondo.

Tutti in Cina

Grazie ai costi di produzione bassi, con una globalizzazione incalzante ed un mercato interno sempre più ricco, cresce il numero delle imprese che vogliono investire in Cina, tanto che gli investimenti esteri sono diventati un punto di forza ed un vero e proprio pilastro della crescita economica di questo paese.
Ma investire in Cina è ancora affare complesso, con rischi tutt’altro che marginali e dove nulla può essere lasciato al caso e all’improvvisazione, se non si vuole pagare un prezzo salato.

investire in cinaAl tempo stesso, quello cinese è un mercato che non può non essere preso in considerazione per la sua spinta alla crescita, per le infinite opportunità che offre, per la vitalità del sistema industriale e le dimensioni del paese stesso, territorio sconfinato di occasioni. A causa del protezionismo che favorisce le imprese locali, di regole poco chiare che cercano di frenare l’accesso agli investitori stranieri e di una spietata concorrenza, l’investimento in Cina non appare semplice, ma comunque non impossibile. L’importante è adottare le giuste strategie.

Documenti e costi

Gli investitori stranieri che intendono confrontarsi con il mercato cinese, devono decidere se entrare nel mercato costituendo un’impresa, società a capitale interamente straniero o società commerciale a investimento straniero, o aprire un ufficio di rappresentanza e successivamente decidere se avere o meno un partner cinese.
Saranno soggette al pagamento di queste principali imposte:
– imposta sui redditi della società che è al 25%, ma può scendere fino al 15%;
– imposta sui redditi personali,divisa in 9 scaglioni che vanno dal 5% al 45%;
– imposta sul valore aggiunto, con 3 aliquote, 0%, 13% o 17%, a seconda del tipo di beni esportati o importati;
– imposta di bollo e imposta sui consumi.

WeToBusiness e WeChat

investire in cina wetobusinessWeToBusiness offre alle aziende italiane desiderose di investire in Cina gli strumenti adatti per promuovere la propria attività, attraverso delle campagne di comunicazione sui motori di ricerca, sui social network e sui canali di comunicazioni cinesi tradizionali, come inserzioni stampa e attraverso un supporto tecnico che sviluppi tutte le tecnologie necessarie all’impresa.
WeToBusiness apre un account ufficiale WeChat e attraverso questo rivoluzionario modo di fare business le aziende possono interagire con tutti i propri follower e prestare loro, direttamente da mobile, tutti i servizi e i contenuti di cui hanno bisogno.
Tutti i documenti che sono necessari per l’apertura di un account ufficiale e che dovranno essere inviati a Tencent, l’azienda titolare di WeChat, saranno raccolti ed inviati direttamente da WeToBusiness, facendo risparmiare all’azienda tempo e lungaggini burocratiche.
WeToBusiness si occuperà anche della verifica della documentazione ricevuta e, se tutto corretto, entro 3 settimane dall’inizio della pratica passerà all’attivazione e alla configurazione dell’account.
Inoltre il possesso di una legal entity cinese permette un’attività di e-commerce con funzionalità di pagamento, cosa non possibile se la legal entity è italiana, in questo caso il pagamento sarà indiretto perché si appoggerà a piattaforme esterne.
Attraverso una semplice ed intuitiva piattaforma si potrà gestire tutto il flusso di richieste provenienti dai follower, oltre che fornire servizi aggiuntivi ed inserire collegamenti a siti esterni a WeChat.

I settori sui quali investire in Cina

Investire in cinaI più promettenti settori di investimento sono sicuramente quello della sanità, considerata l’attuale precarietà nel quale ristagna, con servizi e prodotti destinati alle strutture ospedaliere e alle strutture sanitarie di base.
Interessante è anche il settore del food & beverage, con prodotti legati più ad un destinatario di nicchia che alla grande massa, orientata e conquistata dai colossi cinesi.
Beni di lusso, infrastrutture ambientali, energia ed elettricità, macchine utensili, gli altri settori nei quali investire e a cui rivolgersi attraverso WeToBusiness.
Con WeChat sarà infatti possibile raggiungere un bacino pari a 800 milioni di potenziali clienti, attivi ogni giorno e che consultano 16 miliardi di pagine nell’arco di 24 ore e trasformare così la propria azienda in un business di successo.

 


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