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Google contro Baidu, al di qua e al di là del grande firewall

30 Ago 2018


Fondato da Robin Li nel 2000, quasi due anni dopo il lancio di Google, Baidu oggi controlla il 70% del mercato delle ricerche online in Cina, divenendo così mezzo d’uso irrinunciabile sia per mobile che per desktop. Altri motori di ricerca come Shenma, Sogou e 360 si spartiscono il rimanente 30% del mercato.

Per Google, invece, la penetrazione del mercato cinese resta una sfida tutta da giocare. Dal 2010 il motore di ricerca è soggetto alla censura del Great Firewall imposta dal governo cinese. I suoi servizi di ricerca e le piattaforme proprietarie, come Gmail e YouTube, sono stati resi inaccessibili al pubblico. Nonostante queste difficoltà, Google, pienamente consapevole delle potenzialità offerte dalla Cina, ha avviato a inizio settembre 2017 il progetto Dragonfly. L’obiettivo è creare un motore di ricerca che rispetti i requisiti del governo cinese, adattando l’algoritmo di ricerca alle tematiche da censurare ed escludendo i siti permanentemente bloccati. Il compromesso etico e politico sembra al momento l’unica soluzione possibile per il colosso di Mountain View.

Entrambe le compagnie generano ricavi principalmente attraverso servizi di online advertising, anche se l’offerta di Google è maggiormente diversificata e in continua crescita rispetto al rivale cinese. Secondo quanto riportato nei report finanziari del secondo trimestre 2018, i proventi di Baidu sono cresciuti del 32% su base annua, per un totale di 3,93 miliardi di dollari. Contestualmente, anche gli utenti attivi quotidianamente hanno subito un incremento del 17% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 148 milioni. Lo stesso CEO, Robin Li, ha confermato una forte crescita della compagnia grazie alla monetizzazione ottenuta con l’utilizzo di tecnologie di Intelligenza Artificiale.

Testimonianza dell’interesse verso questa e altre nuove tecnologie è stata la “Baidu AI Developer Conference 2018”. La conferenza annuale dell’azienda, con focus sull’intelligenza artificiale, ha registrato un notevole successo in termini di partecipazione e progetti annunciati (Baidu Brain v3.0, Kunlun, DuerOS etc.). Non a caso Forbes ha inserito la compagnia nella lista delle “50 Most Innovative Companies”.

Nel futuro prossimo assisteremo anche ai primi risultati della partnership strategica tra Baidu e China Mobile. Scopo della collaborazione la ricerca sulla guida autonoma e lo sviluppo delle potenzialità di Internet of Things.

Baidu è stata abile ad affermare la sua leadership nel mercato cinese. Tuttavia, nel mondo la sua presenza è marginale, mentre Google detiene la quasi totalità del market share.

 

Fonti

https://www.cnbc.com/2018/07/31/baidu-earnings-q2-2018.html

http://ir.baidu.com/phoenix.zhtml?c=188488&p=irol-newsArticle&ID=2361151

https://www.digitalcommerce360.com/2018/07/23/googles-ad-revenue-jumps-24-in-q2/

 

White Paper - Come vendere in Cina: gli step da seguire per conquistare il mercato



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