Fashion&Luxury: come i brand internazionali approcciano al mercato cinese

18 Nov 2016


articolo

Il canale WeChat si dimostra sempre di più come una importante opportunità di business per affrontare il mercato cinese. Anche per il settore del lusso.

 

Fino ad oggi i più noti ed importanti luxury brand del mondo hanno guardato con un po’ di titubanza l’opportunità di un accesso “diretto” al mercato online, percependolo come una sorta di mercificazione “eccessiva” del proprio marchio. Una diffidenza che però alla prova dei fatti, e soprattutto dei successi ottenuti, sta rapidamente sgretolandosi. Il motivo di ciò è semplice: mercati straordinariamente accattivanti e potenzialmente giganteschi come ad esempio quello cinese possono essere “aggrediti” con grande efficacia e rischi tutto sommato contenuti usando i nuovi canali social. Una tendenza che sta prendendo sempre più piede e che sta coinvolgendo nomi sempre più conosciuti come Cartier, Hugo Boss, Louis Vuitton o Montblanc, solo per citarne alcuni.

 

Christian Dior: un successo insindacabile

WeChat è la piattaforma social più diffusa in Cina, con un incremento delle utenze a dir poco esponenziale negli ultimi mesi e con una gamma di servizi ad essa annessi che ne fanno qualcosa di molto più che un semplice canale social. Nella community – oltre ottocento milioni di persone il 90% dei quali è cinese – è possibile comunicare, chattare e condividere, ma anche inviare somme di denaro, pagare le bollette, acquistare beni e servizi e perfino ricercare nelle proprie vicinanze luoghi e negozi. Insomma, una potenzialità notevolissima resa evidente da un caso emblematico che ha probabilmente “aperto gli occhi” a molti. Protagonista Christian Dior, celeberrimo luxury-brand che ha pensato bene di “tastare” il terreno proponendo su WeChat in occasione del corrispondente cinese di San Valentino, che per la cronaca cade il 9 agosto, una edizione limitatissima in 200 esemplari della borsa Lady Dior. I risultati sono stati a dire poco eccellenti: nel giro di pochi giorni tutte le iconiche borse sono andate esaurite nonostante il prezzo non certo popolare di 28.000 yuan, qualcosa come 3.700 euro…

 

Le altre esperienze

Ma Dior non è certo l’unico caso di “sperimentazione” su WeChat in tema di prodotti di lusso. Per esempio Bulgari, prendendo evidentemente spunto dal best case sopra descritto, ha lanciato sul canale social una edizione limitata della propria linea di gioielli Diva’s Dream, chiamandola esplicitamente “WeChat Limited-Edition”. La vendita non è il solo tipo di servizio offerto ai clienti mediante la app dai luxury-brand: per esempio, Louis Vuitton ha aperto un servizio FAQ per chi è interessato ai propri prodotti, Montblanc ha avviato un contest fra gli user invitandoli ad inviare foto con tema l’eleganza e la raffinatezza, mentre Hugo Boss ha lanciato una app che permette di individuare i propri punti vendita. Insomma, molte soluzioni e molte opportunità. Ed un mondo che ormai sempre più decisamente cambia…

 

 


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